Immersa tra gli altopiani aspromontani sorge l'azienda agrituristica, qui in un
ambiente incontaminato, che non ha mai conosciuto lo sfruttamento intensivo
delle risorse agricole, vengono coltivati con metodo biologico diversi tipi di
frutti e ortaggi. In particolare: ciliege, lamponi, mirtilli, fragole. Ma in
misura
minore anche: zucchine, fagiolini, patate, lattuga e perfino meloni. La
tradizione rurale ha origini antiche all'interno della mia famiglia. Ancora
viene prodotto il pane col grano dei nostri altopiani secondo metodologie secolari, con cottura in forno
a mattoni, alimentato con legna di ginestra, rovere e ulivo. Oltre al pane
fresco viene prodotto anche del croccantissimo biscotto. Pane usato anticamente
per la lunga conservazione, durante i mesi di transumanza o periodi di intenso
lavoro, in cui era difficile panificare. Un altro prodotto tipico di queste zone
sono gli insaccati, che nel favorevole microclima delle pendici aspromontane
trovano le condizioni ideali per una lenta e naturale essiccazione. I pascoli di
questi altopiani hanno inoltre alimentato fin dai tempi antichi le numerosi
greggi, che forniscono tuttoggi un gustosissimo
formaggio pecorino facilmente reperibile in zona.
L'azienda attualmente è in fase di ristrutturazione, dovremmo essere in grado di offrire ospitalità a partire da maggio 2005. Durante i mesi estivi di raccolta, è possibile visitarla e gustare direttamente in loco i prodotti che la terra e il lavoro umano sono generosamente in grado di dispensare.
A
inizio giugno ha inizio la raccolta delle ciliegie, con le varietà
Duroni, Bordeaux. La
prevenzione
contro i parassiti fa uso di metodologie completamente biologiche, con
l'ausilio di trappole meccaniche e batteri innocui per l'uomo. Da metà giugno in
poi inizia la produzione delle fragole e dei lamponi, anche in questo caso l'uso
di concimi
naturali (letame,guano, aghi di pino) è totale, così come l'assenza
di trattamenti antiparassitari.
Da
metà luglio in poi iniziano a maturare i primi ortaggi: zucchine, fagiolini,
cetrioli, lattuga.
Agosto è il mese di
massima produzione con la presenza anche di mele, pere e susine, oltre che le
tipiche "patate dei campi" cucinate sulla brace, o fritte
insieme alla gustosissima buccia. La mietitura a questa altezza(circa 1100 metri
di quota) avviene anch'essa in questo caldo mese. Poi l'autunno comincia ad
avere il sopravvento sulla stagione calda e la produzione rallenta. Ma in
compenso le prime piogge portano i funghi porcini,
abbondantissimi in queste zone, così come i castagni di cui sono parassiti. Dopo la vendemmia al di sotto degli 800 metri quota, non resta che concentrare gli ultimi sforzi per la raccolta delle castagne (ottime accompagnate col vino novello) e delle olive, in attesa che un'altra stagione di semine abbia inizio.